AiCS Forlì-Cesena ha una nuova casa
19-06-2021 10:09 - News Generiche
Venerdì sera, dirigenti di AiCS, volontari della promozione sportiva e sociale della città e le autorità hanno inaugurato i nuovi uffici di AiCS a Forlì, in via Spadolini 11. Tra gli ospiti, il presidente nazionale dell’Associazione italiana cultura sport Bruno Molea, la presidente regionale AiCS Viviana Neri, il neo presidente della Fondazione Carisp Maurizio Gardini, il vice sindaco Daniele Mezzacapo, le assessore Rosaria Tassinari e Paola Casara e Giovanni Bucci delegato Coni, accolti dalla presidente di AiCS Forlì Cesena Catia Gambadori.
“Nell’anno della pandemia, AiCS Forlì Cesena compie mezzo secolo di vita: getta il cuore oltre l’ostacolo e acquista uno spazio rinnovato e ampio, capace di attrarre volontari, tecnici sportivi e progettisti sociali, ma capace anche di farsi luogo di ritrovo per l’associazionismo sportivo della città – ha commentato la presidente Gambadori -.
Negli ultimi 4 anni, AiCS ha promosso in provincia decine di attività sia sportive che culturali, volte a favorire lo sport come spazio di aggregazione e crescita sociale, oltre che di inclusione delle persone più in difficoltà. E nemmeno la pandemia ci ha fermato: ora è il tempo di pensare a un nuovo modo di promuovere lo sport, che si basi sulla rete tra associazioni e sullo scambio di collaborazioni e buone pratiche. AiCS c’è”.
Nella nuova sede, spazio anche a un’ampia sala riunioni, dedicata e intitolata a Ottorino Bartolini, fondatore 50 anni fa di AiCS Forlì-Cesena: al taglio del nastro erano presenti anche i famigliari del politico e amministratore scomparso due anni fa, per anni referente cultura dell’ente di promozione sportiva e sociale del territorio. L’inaugurazione è avvenuta al termine della consueta assemblea dei soci nel corso della quale la presidente Gambadori ha illustrato il bilancio consuntivo e presentato il bilancio sociale di mandato dell’Associazione che isola i dati di impatto delle attività sportive, sociali e culturali promosse dall’ente in provincia negli ultimi 4 anni.
“Dal Corritalia alle attività sportive gratuite nelle scuole, dal Mamanet per le mamme ai corsi di formazione sportiva per migranti, dal museo del calcio ai festival culturali. Ne emerge che sono state migliaia le persone coinvolte, oltre la metà delle quali bambini, grazie anche alla progettazione sociale di AiCS nazionale, al contributo della Fondazione Carisp che ringrazio di cuore per il sostegno, al sostegno del Comune di Forlì e alle reti avviate in questi anni con scuole, Comuni e istituzioni del territorio - commenta la presidente Gambadori -. Oggi dopo mesi di isolamento proprio i più giovani e gli anziani hanno più bisogno di noi e della rete di associazioni, istituzioni, enti le cui azioni condivise possano rimettere al centro le persone e garantire sport e cultura di prossimità. La nuova sede servirà anche a questo: a riportare i volontari a incontrarsi, a progettare insieme”.
Sulla stessa linea il presidente nazionale di AiCS Bruno Molea. “Il mio cammino nell’Associazione italiana cultura sport è iniziato proprio qui ben 31 anni fa - commenta Molea -: in questi 6 lustri l’ente sul territorio è cresciuto, ha saputo rendersi riconoscibile e credibile, ha imparato a mettersi al centro delle reti utili alla promozione dello sport per tutti e per AiCS nazionale è diventato un riferimento importante su questo territorio. A questo comitato, che oggi raggiunge il mezzo secolo di vita, auguro lunga vita e coraggio. Per il futuro ne servirà”.
Nella nuova sede, spazio anche a un’ampia sala riunioni, dedicata e intitolata a Ottorino Bartolini, fondatore 50 anni fa di AiCS Forlì-Cesena: al taglio del nastro erano presenti anche i famigliari del politico e amministratore scomparso due anni fa, per anni referente cultura dell’ente di promozione sportiva e sociale del territorio. L’inaugurazione è avvenuta al termine della consueta assemblea dei soci nel corso della quale la presidente Gambadori ha illustrato il bilancio consuntivo e presentato il bilancio sociale di mandato dell’Associazione che isola i dati di impatto delle attività sportive, sociali e culturali promosse dall’ente in provincia negli ultimi 4 anni.
“Dal Corritalia alle attività sportive gratuite nelle scuole, dal Mamanet per le mamme ai corsi di formazione sportiva per migranti, dal museo del calcio ai festival culturali. Ne emerge che sono state migliaia le persone coinvolte, oltre la metà delle quali bambini, grazie anche alla progettazione sociale di AiCS nazionale, al contributo della Fondazione Carisp che ringrazio di cuore per il sostegno, al sostegno del Comune di Forlì e alle reti avviate in questi anni con scuole, Comuni e istituzioni del territorio - commenta la presidente Gambadori -. Oggi dopo mesi di isolamento proprio i più giovani e gli anziani hanno più bisogno di noi e della rete di associazioni, istituzioni, enti le cui azioni condivise possano rimettere al centro le persone e garantire sport e cultura di prossimità. La nuova sede servirà anche a questo: a riportare i volontari a incontrarsi, a progettare insieme”.
Sulla stessa linea il presidente nazionale di AiCS Bruno Molea. “Il mio cammino nell’Associazione italiana cultura sport è iniziato proprio qui ben 31 anni fa - commenta Molea -: in questi 6 lustri l’ente sul territorio è cresciuto, ha saputo rendersi riconoscibile e credibile, ha imparato a mettersi al centro delle reti utili alla promozione dello sport per tutti e per AiCS nazionale è diventato un riferimento importante su questo territorio. A questo comitato, che oggi raggiunge il mezzo secolo di vita, auguro lunga vita e coraggio. Per il futuro ne servirà”.