L´ON. MOLEA CHIEDE CHIAREZZA SUI CERTIFICATI MEDICI AL MINISTRO DELLA SALUTE
03-04-2015 17:19 - News Generiche
L´On. Bruno Molea ha chiesto al Ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin maggiore chiarezza sulla certificazione medica per attività non agonistiche. La materia in oggetto presenta ancor oggi delle sfumature da chiarire. Infatti, il decreto del Ministro della Salute dell´8 agosto 2014 contiene le linee guida in materia di certificati medici per l´attività sportiva non agonistica, che prevedono per i praticanti detta attività una certificazione basata su alcuni accertamenti clinici e diagnostici. Però, l´attività ludico-motoria non esige alcuna certificazione medica. Sulla base di quanto sopra descritto, molte associazioni sportive e palestre, non essendo chiara la distinzione fra attività non agonistiche e ludico-motorie in termini di impegno fisico del praticante, caratteristiche e tipologia dell´attività, richiedono comunque una certificazione medica per attività non agonistica, la quale risulta, quindi, spesso essere inappropriata, oltre che onerosa. In questo senso desta molte perplessità tra gli operatori la previsione, requisito obbligatorio per la certificazione, dell´elettrocardiogramma «una volta nella vita», intervento di scarsa efficacia preventiva per tutte le persone in buona salute, mentre occorrerebbero opportuni approfondimenti per gli affetti da patologie croniche comportanti un aumentato rischio cardiovascolare. L´obbligatorietà di una certificazione sanitaria per accedere a determinate attività è, in modo differente per ogni regione, una misura impegnativa e onerosa, che limita la libertà individuale in relazione alla tutela della salute e dovrebbe, pertanto, essere utilizzata in modo rigoroso e non estesa indiscriminatamente a qualsiasi situazione in cui potrebbe essere esposta a rischio la salute individuale. L´onerosità di tale certificazione obbligatoria discrimina le persone con un basso livello di reddito e quei soggetti, in particolare disabili e minori, che avrebbero più necessità di accedere alla pratica motoria. La prescrizione di un gran numero di elettrocardiogrammi a riposo finalizzati al rilascio del certificato, anche se spesso diversamente motivati, provoca l´aumento delle liste d´attesa e un aggravio immotivato dei costi per il sistema sanitario nazionale.
L´On. Molea ha chiesto, pertanto, al Ministro Lorenzin:
- quali urgenti iniziative intende porre in essere per garantire l´uniformità dell´applicazione del decreto ministeriale citato in premessa su tutto il territorio nazionale;
- evitare le richieste di certificazione inappropriate;
- tutelare nello stesso modo gli sportivi praticanti attività simili indifferentemente dallo status degli organizzatori;
- se non ritenga opportuno assumere iniziative per assicurare almeno per i minori e i disabili la gratuità del rilascio delle certificazioni di idoneità non agonistica.
RISPOSTA DEL MINISTRO DELLA SALUTE BEATRICE LORENZIN:
"Sono consapevole che l´attività sportiva vada promossa e sostenuta ma sono altrettanto convinta che vada praticata in totale sicurezza. Ecco perché ho ritenuto opportuno istituire un gruppo di lavoro costituito da rappresentanti del Ministero e delle regioni per approfondire i molteplici aspetti della materia. Nel mese di agosto 2014 abbiamo adottato le linee guida di indirizzo in materia di certificati medici per l´attività sportiva non agonistica. Le linee guida hanno il merito di aver chiarito quali sono le attività sportive non agonistiche, quindi soggette ad obbligo di certificazione, tenuto conto che è stato soppresso l´obbligo della certificazione per chi pratica attività ludico-motoria; quali sono i medici che possono certificare; quali sono i controlli sanitari da effettuare e per tale specifico aspetto ricordo che l´elettrocardiogramma è un accertamento sanitario già previsto per legge tra i predetti controlli. Quanto alla necessità di intervenire per garantire uniformità di trattamento su tutto il territorio nazionale, comunico che il citato gruppo di lavoro ha predisposto già dal mese di gennaio una bozza di circolare esplicativa volta ad individuare le attività sportive che, in ragione di determinate caratteristiche, possono essere esentate dall´obbligo della certificazione anche se praticate presso le associazioni iscritte al CONI in modo tale da chiarire questi punti. In ordine a tale specifico aspetto, tuttavia, la commissione salute della Conferenza delle regioni ha ritenuto non necessario tale chiarimento atteso che la normativa vigente con riguardo all´attività sportiva non agonistica non si presterebbe a dubbie interpretazioni. La predetta nota contiene ulteriori indicazioni che saranno valutate al fine di poter adottare al più presto la circolare esplicativa. Quanto ai costi delle certificazioni per la pratica dell´attività sportiva non agonistica, evidenzio che tali certificati sono esclusi dai LEA e rilasciati in base a tariffe determinate dalle Regioni con oneri a carico dei richiedenti. Pertanto il rilascio in forma gratuita di un certificato di idoneità per attività sportiva non agonistica a favore di disabili e minori integra un livello ulteriore di assistenza che solo le regioni possono garantire".
REPLICA DELL´ON. MOLEA:
"Devo evidenziare alcune situazioni che non sono così chiare. Intanto, come dicevo prima, non è fatta chiarezza in modo definito circa l´attività che deve essere sottoposta a certificazione specifica e quale no. L´altro elemento è quello dell´elettrocardiogramma: fare un elettrocardiogramma una volta nella vita non risolve il problema di un atleta che potrebbe vedere l´insorgere di patologie, soprattutto se parliamo di soggetti giovani, da un mese all´altro, quindi questo tipo di accertamenti vanno cadenzati sicuramente con maggiore puntualità, così come va chiarito in termini specifici che cosa si intende per attività ludico-motoria. Si è creata una grande confusione che si aggiunge poi anche a una diversa interpretazione che le regioni hanno dato e quindi hanno diversamente legiferato nel territorio italiano, creando ulteriore confusione e disparità di giudizio e di trattamento. Non tutte le regioni rendono gratuite le visite mediche per i minori. Chiedo al Ministro, di rimettere al tavolo della Commissione il problema, chiedendo, in modo chiaro, di specificare quali sono quelle attività sportive ricadenti all´interno della prevista certificazione medica e quali invece riconducibili all´attività motoria. Si tratta anche, oltre che della salute dei cittadini di non pesare sulle tasche dei cittadini. Gli stessi pediatri oggi chiedono, per il rilascio del certificato medico per un´attività ludico-motoria dei bambini, immediatamente l´elettrocardiogramma."
L´On. Molea ha chiesto, pertanto, al Ministro Lorenzin:
- quali urgenti iniziative intende porre in essere per garantire l´uniformità dell´applicazione del decreto ministeriale citato in premessa su tutto il territorio nazionale;
- evitare le richieste di certificazione inappropriate;
- tutelare nello stesso modo gli sportivi praticanti attività simili indifferentemente dallo status degli organizzatori;
- se non ritenga opportuno assumere iniziative per assicurare almeno per i minori e i disabili la gratuità del rilascio delle certificazioni di idoneità non agonistica.
RISPOSTA DEL MINISTRO DELLA SALUTE BEATRICE LORENZIN:
"Sono consapevole che l´attività sportiva vada promossa e sostenuta ma sono altrettanto convinta che vada praticata in totale sicurezza. Ecco perché ho ritenuto opportuno istituire un gruppo di lavoro costituito da rappresentanti del Ministero e delle regioni per approfondire i molteplici aspetti della materia. Nel mese di agosto 2014 abbiamo adottato le linee guida di indirizzo in materia di certificati medici per l´attività sportiva non agonistica. Le linee guida hanno il merito di aver chiarito quali sono le attività sportive non agonistiche, quindi soggette ad obbligo di certificazione, tenuto conto che è stato soppresso l´obbligo della certificazione per chi pratica attività ludico-motoria; quali sono i medici che possono certificare; quali sono i controlli sanitari da effettuare e per tale specifico aspetto ricordo che l´elettrocardiogramma è un accertamento sanitario già previsto per legge tra i predetti controlli. Quanto alla necessità di intervenire per garantire uniformità di trattamento su tutto il territorio nazionale, comunico che il citato gruppo di lavoro ha predisposto già dal mese di gennaio una bozza di circolare esplicativa volta ad individuare le attività sportive che, in ragione di determinate caratteristiche, possono essere esentate dall´obbligo della certificazione anche se praticate presso le associazioni iscritte al CONI in modo tale da chiarire questi punti. In ordine a tale specifico aspetto, tuttavia, la commissione salute della Conferenza delle regioni ha ritenuto non necessario tale chiarimento atteso che la normativa vigente con riguardo all´attività sportiva non agonistica non si presterebbe a dubbie interpretazioni. La predetta nota contiene ulteriori indicazioni che saranno valutate al fine di poter adottare al più presto la circolare esplicativa. Quanto ai costi delle certificazioni per la pratica dell´attività sportiva non agonistica, evidenzio che tali certificati sono esclusi dai LEA e rilasciati in base a tariffe determinate dalle Regioni con oneri a carico dei richiedenti. Pertanto il rilascio in forma gratuita di un certificato di idoneità per attività sportiva non agonistica a favore di disabili e minori integra un livello ulteriore di assistenza che solo le regioni possono garantire".
REPLICA DELL´ON. MOLEA:
"Devo evidenziare alcune situazioni che non sono così chiare. Intanto, come dicevo prima, non è fatta chiarezza in modo definito circa l´attività che deve essere sottoposta a certificazione specifica e quale no. L´altro elemento è quello dell´elettrocardiogramma: fare un elettrocardiogramma una volta nella vita non risolve il problema di un atleta che potrebbe vedere l´insorgere di patologie, soprattutto se parliamo di soggetti giovani, da un mese all´altro, quindi questo tipo di accertamenti vanno cadenzati sicuramente con maggiore puntualità, così come va chiarito in termini specifici che cosa si intende per attività ludico-motoria. Si è creata una grande confusione che si aggiunge poi anche a una diversa interpretazione che le regioni hanno dato e quindi hanno diversamente legiferato nel territorio italiano, creando ulteriore confusione e disparità di giudizio e di trattamento. Non tutte le regioni rendono gratuite le visite mediche per i minori. Chiedo al Ministro, di rimettere al tavolo della Commissione il problema, chiedendo, in modo chiaro, di specificare quali sono quelle attività sportive ricadenti all´interno della prevista certificazione medica e quali invece riconducibili all´attività motoria. Si tratta anche, oltre che della salute dei cittadini di non pesare sulle tasche dei cittadini. Gli stessi pediatri oggi chiedono, per il rilascio del certificato medico per un´attività ludico-motoria dei bambini, immediatamente l´elettrocardiogramma."